PORCEDDA NELLA FOSSA DEI LEONI
- Paola Gatti

- 2 giorni fa
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Arriva alle 14 al bar del Centro sportivo, all’interno del parco Sempione, l'Assessore comunale alla Sicurezza , Marco Porcedda. È come se si calasse nella fossa dei leoni perché i cittadini che lo attendono sono molto agguerriti. Ma ha deciso di accettare l'invito che gli abbiamo rivolto noi di Facciamo Barriera perché non è abituato a tirarsi indietro. D'altronde uno che amasse la vita comoda non farebbe l'Assessore alla Sicurezza di una città sempre più complicata come Torino dove a pochi chilometri dal centro c’è una specie di Bronx che si chiama Barriera di Milano. Doveva essere un incontro ristretto con pochi residenti. Doveva, ma così non è stato. Qualcuno ha anche chiamato la Tgr Piemonte.

Tante le domande a Porcedda e tante anche le lamentele. I cittadini sono stanchi del marciume che si annida in zona. Il parco è una sentina di vizi: si spaccia, si consumano droga e sesso a cielo aperto. La sera c’è il coprifuoco: troppo alto il rischio di subire scippi e aggressioni, meglio non uscire di casa. I furti a bordo delle auto e nelle abitazioni non si contano più.
“Davvero c’è un progetto di riqualificazione, assessore?” chiede un cittadino. “Sì, c’è – conferma Porcedda -. È stato presentato da una società spagnola che ha messo a budget 20 milioni di euro. Ora è al vaglio dei nostri uffici tecnici e noi stiamo spingendo per accelerare”. Sospiro di sollievo in sala, ma qualcuno non è convinto e incalza: "Perché il Comune che è il proprietario dell’area, non abbatte le piscine?”. Perché costa troppo, ovvio. “Per buttarle giù ci vogliono 4 o 5 milioni di euro anche perché lì c’è l’amianto – spiega Porcedda -. E se si facesse, senza aver un progetto per la copertura dell’area, di nuovo ci si troverebbe a fare i conti con le stesse persone. Noi vogliamo una soluzione che risolva definitivamente”.
Qualcuno fa presente che gli sgomberi non servono a nulla, perché tossici e pusher poi tornano sempre. L’assessore ne è consapevole: "Stiamo coinvolgendo chiunque possa darci una mano. Chi ha dipendenze deve essere aiutato dai servizi sanitari, come già accade a San Salvario e ai Giardini Madre Teresa di Calcutta dove c’è la disponibilità dell’Asl”.
I residenti vorrebbero qualche occhio elettronico, ma soprattutto il presidio fisso. “La titolarità a decidere sull'impiego dei dispositivi fissi dell'Esercito e delle Forze di Polizia è della Prefettura e, come città, chiederemo sicuramente al Prefetto di fare valutazioni – afferma Porcedda -. La fortuna di Barriera comunque è quella di avere un Commissariato attento e presente sul territorio. La Polizia di Stato innanzitutto, ma anche l'Arma dei Carabinieri, stanno facendo davvero un gran lavoro sul territorio. Per lo sgombero della scorsa settimana non bisogna ringraziare altri (né la Regione, né il Governo e nemmeno l'Assessore, come ha poi chiarito Porcedda a margine dell'incontro), se non loro. Per quanto riguarda le telecamere, verranno aggiunti punti di videosorveglianza e l'area delle piscine è tra quelle che come amministrazione abbiamo voluto inserire con una priorità elevata”.
Problemi ce ne sono anche con il 112 perché le risposte non sempre sono quelle che si dovrebbero avere, secondo alcuni cittadini. Dal canto suo l’assessore garantisce che girerà la segnalazione al Prefetto.
Il confronto dura poco meno di due ore. Porcedda ascolta attentamente e ribadisce più volte che a lui le promesse da marinaio non piacciono, meglio essere chiari. “Ad oggi quanto fatto non è sufficiente – afferma con schiettezza -. Ma stiamo cercando di organizzarci anche per aumentare i passaggi della Polizia Locale. La presenza del vigile serve pure come punto di riferimento per i cittadini”. Certo che sì, "ci vogliono più passaggi", insistono i residenti. Soprattutto di mattino presto quando al parco, ad esempio, scoppiano violente risse, magari davanti agli occhi dei bambini che entrano a scuola (è successo il 21 ottobre) o all’imbrunire, momento in cui i cittadini preferiscono non uscire di casa per timore di essere derubati. “Ma che vita è?” si domandano in tanti.

Questa amministrazione sta facendo un gran bene in barriera
Questo Assessore alla Sicurezza è spesso presente in Barriera. Perlomeno mostra rispetto e attenzione per il quartiere. In passato non ricordo nessuno così disponibile. Gli auguro di riuscire a mettere a posto almeno qualcosa, come il dramma del Parco Sempione!