La vita dell’ambulante è tutt’altro che facile, fatta com’è di lavoro duro e grandi fatiche fin dalle prime ore dell’alba. Pioggia, vento, neve, freddo pungente, caldo asfissiante, ogni mattina bisogna fare i conti con il meteo e non scoraggiarsi mai. Ma se poi alle difficoltà quotidiane si aggiungono ancora altre incombenze, allora diventa una vera sofferenza, quasi una “punizione divina”. A volte succede anche questo.
Al mercato di piazza Foroni, ad esempio, alcuni commercianti sono costretti a sollevare con le mani i chiusini di ghisa che coprono i pozzetti dove alloggiano i cavi per gli allacciamenti elettrici. Pesano almeno 30 chili e normalmente funzionano ad apertura assistita per garantire la sicurezza e la funzionalità del tombino stesso. Normalmente, se negli anni è stata fatta manutenzione. In caso di malfunzionamento, spesso dovuto all’usura, devono essere sostituiti.
“Per sollevarli e poi per chiuderli occorre avere una forza bruta – ci spiega Rocco D’Amato, delegato dell'associazione mercato piazza Foroni -. Già noi uomini facciamo fatica, ma per le operatrici è davvero impossibile superare la prova. I pistoni si sono rotti con il tempo e quindi il sistema di apertura assistita non funziona più”. Rincara la dose il presidente dell'associazione Piazza Foroni Enzo Torraco: “C’è il serio rischio di tranciarsi le mani nel momento in cui occorre chiuderli perché, se non li si regge con grande forza, vengono giù come una pericolosa tagliola”.
A D’Amato chiediamo a chi tocca intervenire. “Da lungo tempo stiamo assistendo a un palleggio di responsabilità – ci risponde -. Iren sostiene di doversi occupare esclusivamente dei problemi relativi all’erogazione dell’elettricità, insistendo che è il Comune che deve fare manutenzione. E il Comune nicchia. Per ora ne sono stati sostituiti soltanto due o tre, appena il dieci per cento di quelli presenti in tutto il mercato”.
Agli ambulanti non resta che trovare soluzioni alternative. Così per non correre continuamente il rischio di farsi male, i chiusini difettosi vengono lasciati aperti fino alla fine del mercato e coperti con alcune cassette onde evitare che i cittadini, in particolare i più anziani magari con problemi di deambulazione, ci mettano i piedi dentro e finiscano a gambe all’aria.
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