DELITTO DI VIA MONTE ROSA, DIECI IDENTIFICATI
- facciamobarriera
- 10 minuti fa
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Saranno le telecamere a rivelare chi nella notte tra venerdì 2 e sabato 3 maggio ha prima aggredito e poi ucciso con una coltellata al cuore Mamoud Diane, ivoriano di 19 anni. Le telecamere delle case e delle attività, presenti in quei circa duecento metri in cui si sono consumati gli ultimi attimi di vita del giovane, tra il bar di corso Novara dove è scoppiata la rissa fino al civico 28 di via Monte Rosa davanti al quale la vittima si è accasciata fatalmente al suolo. Alle immagini raccolte dagli occhi elettronici si aggiungono poi quelle realizzate dai cittadini con i cellulari. Gli agenti della Squadra Mobile stanno analizzando scrupolosamente ogni singolo fotogramma per ricostruire il film che racconta quella efferata storia di sangue.

Diane non era solo. Con lui c’erano due amici, a quanto pare. Chi gli ha inferto la coltellata mortale forse si trovava in compagnia di altre sette persone. Tutti spacciatori, tutti giovani. Dieci in totale, ivoriani e senegalesi, non appartenenti a due gruppi rivali, come si era supposto in un primo momento, ma piuttosto pusher abituati a convivere su quello stesso fazzoletto di territorio.
All’origine della violenta lite ci sarebbe stato un debito. Diane doveva essere in possesso di una partita di droga del valore di 20mila euro che avrebbe ceduto a un altro pusher senza ricevere in cambio il denaro. In risposta alle sue richieste insistenti, l’acquirente gli avrebbe sferrato un pugno. Poco dopo si è scatenata la rissa il cui epilogo è stato l’accoltellamento.
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