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FAIDA ROM, MARINO (FDI) RISPONDE A CONTICELLI (PD)

  • Immagine del redattore: facciamobarriera
    facciamobarriera
  • 17 feb
  • Tempo di lettura: 2 min

Si accende il dibattito politico sulla faida rom che si sta consumando in questi giorni al Regio Parco. Alla consigliera regionale Nadia Conticelli che domenica 16 febbraio ha commentato la vicenda sui giornali, risponde la capogruppo di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 6 Verangela Marino, ponendo innanzitutto l’accento sulla disperazione dei residenti nel condominio Atc di via Bologna 267, da tempo prigionieri di un incubo.     


I cittadini vivono nel terrore, non si sentono sicuri nemmeno all’interno dei loro appartamenti. Hanno paura perché questi balordi li minacciano 24 ore su 24 – spiega Marino ai nostri microfoni -. Se la prendono con loro perché non vogliono la polizia in casa e ormai capita sempre più frequentemente che i residenti disperati allertino le forze dell’ordine, come è accaduto in questi giorni. Per capire tutto questo bisogna parlare con chi abita nel complesso. A volte mi chiamano in lacrime, chiedendomi di aiutarli. Siamo di fronte a una vera e propria mafia rom”.   


Poi facendo riferimento alle parole di Conticelli, quando afferma che Barriera di Milano e il Regio Parco non sono il far west, Marino sbotta: “Ma la consigliera ha la più pallida idea di ciò che avviene in questi due quartieri, da anni ormai costretti a subire la prepotenza, l’arroganza e la violenza di delinquenti senza scrupoli? Si è mai trovata ad avere a che fare con loro? Si tratta di persone di poco conto che vagano per la città, truffano, minacciano, aggrediscono e derubano i cittadini perbene. È intollerabile l’indifferenza nei confronti dei residenti da parte di chi dovrebbe preoccuparsi piuttosto di sbattere fuori questi occupanti abusivi pericolosi e violenti”.   


Per quanto riguarda invece Atc, colpevole secondo Conticelli di aver fatto una serie di errori tra cui quello di disinvestire sui progetti di mediazione e accompagnamento sociale, la capogruppo di FdI ci tiene a fare alcune puntualizzazioni. “Le assegnazioni delle case popolari e le decadenze, mi spiace ricordarlo alla consigliera, sono sempre rientrate nelle competenze del Comune di Torino e quindi del suo sindaco” afferma.


Restando sul tema poi aggiunge: “Le case popolari di Atc, come ripetiamo da anni, dovrebbero essere assegnate agli aventi diritto e pertanto non si può permettere che chi le occupa abusivamente possa abitarle per moltissimi anni, privando della casa le persone oneste e rispettose della legge”.


E se per Conticelli donne e bambini dovrebbero essere coinvolti in un progetto complessivo che li tuteli, in quanto “prime vittime di un sistema dominato dall’aggressività e dalla costrizione”, per Marino il problema va affrontato in modo diverso. “Per quanto riguarda le persone fragili da lei menzionate, noi sosteniamo da anni che i loro bambini non dovrebbero crescere con genitori simili dai quali ricevono come unico insegnamento quello di compiere azioni criminali – conclude la capogruppo di FdI -. Li fanno vivere a bordo di furgoni e roulotte, non gli permettono di frequentare la scuola, mentre questi bambini avrebbero il diritto di crescere in un ambiente sano e in condizioni di sicurezza adeguato alla loro giovane età”.

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