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IL LATO BELLO DI PIAZZA BOTTESINI

Immagine del redattore: facciamobarrierafacciamobarriera

Barriera di Milano non è il Bronx, benché quasi sempre venga descritta come il regno del degrado e l’epicentro del crimine in città. A guardarla bene offre ben altro. La narrazione comune scorda l’altra faccia della stessa medaglia, quella assolutamente positiva, che merita tutta la nostra considerazione. Piazza Bottesini, ad esempio, ha sì problemi di sicurezza. Ma non solo. Al numero 20 c’è un punto d’incontro dove le persone possono fare tappa, trascorrere qualche ora insieme il pomeriggio, scambiare quattro chiacchiere. Si tratta della sede del gruppo Alpini Torino Nord dove i valori delle penne nere sono di casa: amicizia, lealtà, solidarietà, senso di appartenenza alla comunità.


Attualmente contiamo 57 iscritti solo Alpini più 16 soci normali tra cui anche alcune donne. A questi poi si aggiungono i soci sostenitori – ci spiega il capogruppo degli Alpini Torino Nord Vito La Tona -. Per fare parte del nostro circolo bisogna essere Alpini. Ma chi passa a trovarci per bere un caffè o un bicchiere di vino al bar è sempre il benvenuto, purché si comporti correttamente”.


Da sinistra il vicecapogruppo Alpini Torino Nord Vincenzo Scaringella, il capogruppo Vito La Tona e Francesco Bergamo, membro del direttivo.
Da sinistra il vicecapogruppo Alpini Torino Nord Vincenzo Scaringella, il capogruppo Vito La Tona e Francesco Bergamo, membro del direttivo.

Vito è un pensionato Fiat, un 65enne di altri tempi, armato di tanta buona volontà, pronto sempre a dare una mano a chi ne ha bisogno. Ricorda con orgoglio e un pizzico di nostalgia il tempo in cui ha fatto il militare nella Caserma Cascino a Susa. Era artigliere e ricopriva l’incarico di conducente di muli. Nel salone, infatti, c’è un basto per muli, dinnanzi alle teche che raccolgono divise, oggetti militari, armi, elmetti e cappelli. Mentre poco lontano è possibile ammirare la collezione del Museo della Quarantesima batteria, ospitato in questo spazio.    



Mandare avanti il circolo non è esattamente un gioco da ragazzi. Vito, diventato di recente capogruppo, è il responsabile da anni e ogni giorno deve fare i conti con tante difficoltà. A partire da quelle economiche. C’è un affitto da pagare mensilmente e inoltre di recente il gruppo ha rischiato di essere sfrattato e per restare in questi locali è stato costretto a tirare fuori tanti soldi. Le casse ora sono praticamente vuote. “Sopravviviamo a fatica grazie alle iscrizioni, tra poco dovrebbero aggiungersi due persone e la nostra speranza è sempre che il numero dei soci salga ancora. In più organizziamo eventi e affittiamo il salone per le feste. È dura” ci racconta Vito con preoccupazione mentre intorno a noi alcuni anziani si dilettano a giocare alle carte.


Eventi in programma già ce ne sono e altri saranno aggiunti a breve. Innanzitutto domenica 9 marzo alle 13 si festeggiano le donne. Il menù è ricco: si va dagli antipasti al dolce, bevande incluse, al prezzo di 28 euro. “Abbiamo due cuoche eccellenti e quando il menù è particolarmente ricercato mi metto io ai fornelli perché cucinare è l’altra mia passione. Domenica si mangia e si celebra anche il Carnevale vecchio, per questo non mancheranno le bugie e poi si balla” ci racconta Vito.



Mercoledì 12 marzo sarà invece ospitato il terzo dei quattro incontri “Torino? Parliamone” che si propongono di far conoscere meglio la città e la storia dei suoi quartieri. Franco Maglio, penna nera del gruppo, proporrà un “Tour da piazza San Carlo alla Consolata”. Il ciclo si concluderà poi il 16 aprile con un appuntamento dedicato alla via XX Settembre e al Borgo palatino.    



Il vicecapogruppo Vincenzo Scaringella, da sempre molto impegnato a portare la cultura in Barriera, ci spiega il suo sogno. “Abbiamo l’intenzione di accogliere in questo spazio un polo culturale dove ospiteremo presentazioni di libri, pièce teatrali, riproponendo la mia esperienza negli anni passati alla Cascina Marchesa”.


Inutile ripeterlo. Questo sito di piazza Bottesini è un importante presidio del territorio che merita maggiore considerazione, oltre che un pezzo di storia del quartiere. Possibile che non esista per il gruppo la possibilità di ottenere qualche contributo economico (giusto quel che occorre per pagare l’affitto)? Davanti al cannone (ancora funzionante) situato nel cortile ci salutiamo. È stato piacevole confrontarsi con Vito e gli altri. Noi torneremo. E voi che intenzioni avete?



2 Comments

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Guest
Mar 07
Rated 5 out of 5 stars.

Complimenti siete un bel gruppo, accoglienti e simpatici come tutti gli Alpini !!!!


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Guest
Mar 06
Rated 5 out of 5 stars.

Facciamo sempre barriera

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