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IL SINDACO E LA FACCIA BELLA DI BARRIERA

  • Immagine del redattore: facciamobarriera
    facciamobarriera
  • 20 mag
  • Tempo di lettura: 2 min

Riflettori puntati su Barriera di Milano domani, mercoledì 21 maggio, all’istituto Einstein di via Bologna. A partire dalle 16,30 il sindaco Stefano Lo Russo si confronterà con il direttore della Stampa Andrea Malaguti e con cittadini e associazioni del territorio. L’incontro è aperto a tutti e chiunque potrà fare domande riguardanti il presente e il futuro di questo quartiere particolarmente problematico.


Obiettivo dell’evento, organizzato dal quotidiano torinese, è dimostrare che Barriera non vuol dire soltanto spaccio di droga, tossicodipendenti, degrado e delinquenza. Ma che è anche (e soprattutto) altro perché raccoglie in sé la forza di tante realtà positive operanti sul territorio: associazioni, comitati, istituzioni scolastiche, servizi pubblici, comunità religiose che, messe tutte insieme, possono fare la differenza.


Barriera ormai è un quartiere multietnico che conta al suo interno decine di nazionalità. Basta dare un’occhiata ai nomi sui citofoni dei palazzi di corso Giulio Cesare e corso Vercelli e lungo le vie limitrofe, ad esempio, per avere un riscontro, se ce ne fosse bisogno. Ciò significa una babele di lingue e di culture e di usi e costumi diversi. L’inclusione diventa pertanto un cardine per una convivenza perlomeno sana. Quell’inclusione su cui lavorano quotidianamente le varie realtà del quartiere.


Ai Bagni pubblici di via Agliè si respira un forte senso di comunità grazie all’instancabile direttrice Erika Mattarella che lascia le porte aperte a tutti e organizza eventi di ogni genere per avvicinare le persone tra di loro, senza farne questioni di provenienza. Sul territorio sono attivissimi i sacerdoti della Pace, don Andrea e don Marco, con le loro iniziative rivolte a famiglie, giovani e bambini per farli sentire a casa loro in una comunità assolutamente accogliente. Sul campo dell’integrazione vera opera anche l’istituto Gabelli, la scuola più multietnica della città, nelle cui aule bambini e ragazzi di ogni nazionalità, oltre a imparare l’educazione di base, vengono preparati alla vita.

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