Ennesimo colpo di scena nella vicenda riguardante la chiusura di cinque uffici postali torinesi coinvolti nel piano di razionalizzazione di Poste italiane. Il Tar del Piemonte smentisce se stesso e, dopo aver deciso di rinviare ogni decisione a gennaio, accogliendo il ricorso della Città, torna sui suoi passi. Inaspettatamente, infatti, accoglie anche l’istanza con cui successivamente Poste chiedeva di revocare il provvedimento che il Tribunale aveva disposto pochi giorni fa. Detto fatto. Da oggi 16 dicembre i cinque sportelli sono chiusi, incluso quello di via Verres in Barriera, in attesa di un nuovo pronunciamento del Tar l'8 gennaio.
"Siamo amareggiati per questa decisione. Proseguiremo comunque sulla strada intrapresa - dichiara il sindaco Stefano Lo Russo - e confidiamo che l'8 gennaio, entrando nel merito della questione, il tribunale amministrativo riconosca la necessità di tutelare quello che è un servizio essenziale per i cittadini, un servizio primario per la comunità - aggiunge -. Non solo. Gli uffici presenti nei quartieri svolgono anche una funzione di presidio sul territorio. Per questo abbiamo fatto ricorso al Tar contro il provvedimento di chiusura, nell'interesse dei diritti delle torinesi e dei torinesi, che non possono e non devono vedere scomparire un servizio importante a causa di logiche guidate primariamente da criteri economici".
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