top of page

LA SINISTRA IN PIAZZA: "CI VUOLE UN PERCORSO DI COOPERAZIONE"

  • Immagine del redattore: facciamobarriera
    facciamobarriera
  • 15 mag
  • Tempo di lettura: 3 min

Il problema della qualità della vita, il disorientamento giovanile, l’impoverimento, la necessità di favorire l’inclusione dei migranti e la sicurezza come diritto dei cittadini. Sono tanti i temi affrontati nel corso del presidio di mercoledì 14 maggio, organizzato dalla Cgil Torino d’intesa con il Circolo Risorgimento, il Circolo A. Banfo, il Pd, Sinistra ecologista e infine Libera e Acmos.


In largo Giulio Cesare ad ascoltare ci sono almeno un centinaio di persone. Tutto intorno al giardinetto sventolano le bandiere rosse della Cgil. Poco oltre, sulle panchine ci sono i soliti consumatori di birra che si fanno gli affari loro. Ma, come spiegano gli organizzatori, queste iniziative servono a evitare che questi spazi restino abbandonati, favorendo di conseguenza l’occupazione da parte di chi li utilizza nel peggiore dei modi.


L’accento viene posto soprattutto su quello che c’è di bello in Barriera, perché non passi il concetto che il quartiere è un malato terminale su cui non vale la pena investire. Al contrario vanta innegabili qualità come la tradizione di solidarietà, una vivace presenza di volontari, la forza dell’unione tra i cittadini o, che dir si voglia, quell'unione che fa la forza. “Questo territorio ha avuto una sua vitalità, una vitalità fatta di associazioni, di organizzazioni, di comunità religiose, quindi ” proviamo a costruire una politica che metta insieme questa ricchezza e faccia in modo di valorizzarla" afferma Igor Piotto, segretario della Cgil Torino.


Per Piotto la risposta militare in Barriera non basta. Servono piuttosto servizi, comunità scolastiche, interventi di stato sociale. “Noi non abbiamo bisogno di una politica che riduca il danno, noi abbiamo bisogno in questo territorio di politiche pubbliche, di cambiamento e di trasformazione radicale” dice per poi aggiungere: “è abbastanza curioso che chi governa questo paese, che chi ha la responsabilità di questa circoscrizione, che chi ha la responsabilità del ministero degli interni oggi manifesti per avere una risposta di tipo securitario, cioè di sicurezza”. L’iniziativa della sinistra vuol invece essere l’inizio di un percorso in cui tutti sono chiamati a collaborare.


Mi ha stupito vedere sfilare l’altro giorno per le strade di Barriera un corteo organizzato da una forza di governo che pertanto stava protestando contro il proprio ministro. Perché la sicurezza fino a prova contraria è competenza del governo. E il ministro è lì ormai da tre anni con i pieni poteri garantiti da un parlamento totalmente asservito al governo” spiega il capogruppo Pd a Palazzo civico Claudio Cerrato che poi aggiunge “che ci sia un problema di sicurezza in Barriera è innegabile, ma non si può affrontarlo solo con la polizia. Ci deve anche essere una reale azione di prevenzione, quindi di recupero dei tossicodipendenti, educativa di strada e coinvolgimento dei ragazzi”.


Tra le competenze dell’amministrazione è importante quella di riqualificare il territorio, come ricorda il capogruppo Pd in Sala rossa. “Per questo stiamo intervenendo con il progetto Aurora e Barriera, che vale 25 milioni, sull’asse di corso Palermo – dichiara -. E lo vogliamo fare in maniera partecipata, coinvolgendo le associazioni e la cittadinanza per ridisegnare insieme lo spazio pubblico così da riappropriarcene correttamente”. Quasi 5 milioni di euro saranno invece investiti nelle politiche giovanili e di prevenzione all’uso delle sostanze stupefacenti, in questo periodo di emergenza crack. “C'è però bisogno di un intervento sanitario da parte della Regione per quanto riguarda i Ser.D, per agganciare e inserire in un percorso di recupero chi purtroppo cade nel tunnel della tossicodipendenza e anche per la parte della psichiatria di strada” conclude poi Cerrato.

1 comentário

Avaliado com 0 de 5 estrelas.
Ainda sem avaliações

Adicione uma avaliação
Convidado:
15 de mai.
Avaliado com 5 de 5 estrelas.

Sono d'accordo sul messaggio che è passato attraverso questa manifestazione. Sono però consapevole che mettere in atto queste politiche di prevenzione del degrado e del disagio sia molto complesso.

Curtir
bottom of page