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LO RUSSO: "COLLABORIAMO PER IL BENE DI BARRIERA"

  • Immagine del redattore: facciamobarriera
    facciamobarriera
  • 22 mag
  • Tempo di lettura: 3 min

“Mi piacerebbe un dibattito politico serio e maturo. Continuare a tirarsi i sassi tra partiti diversi non serve”. All’incontro con i cittadini, organizzato dal quotidiano La Stampa all’istituto Einstein di via Pacini, il sindaco Stefano Lo Russo ribadisce un concetto già espresso più volte, quello che per risolvere i problemi di Barriera, di degrado e di sicurezza, è necessaria la collaborazione tra tutte le istituzioni, a prescindere dalle appartenenze. Ognuno deve fare la propria parte per il bene della comunità.


“Stiamo lavorando con il Ministero dell’Interno, la Questura, il Prefetto, le forze dell’ordine. È fondamentale lavorare insieme – continua Lo Russo con atteggiamento ecumenico -. Urlare contro la destra, che governa da due anni e mezzo, sarebbe inutile. Anche Meloni fa quello che può. Ha la mia massima collaborazione. Quando dico che serve la sanità territoriale, attenzione!, non dico che è colpa di Cirio se mancano le risorse per le tossicodipendenze, anche lui fa quello che può”.


Raccolti nell’auditorium, ci sono associazioni, comitati, commercianti e ambulanti, don Andrea Bisacchi della Parrocchia della Pace, don Luca Cappiello della Risurrezione, numerosi cittadini di Barriera. E anche tre assessori della Giunta comunale: Marco Porcedda (Sicurezza), Paolo Chiavarino (Commercio), Carlotta Salerno (Istruzione), i tre assessori più attivi nel quartiere per ovvi motivi. Manca all’appello il centrodestra, con il risultato che la richiesta di collaborazione del sindaco rischia di restare inascoltata.


Parlano alcune realtà del territorio e i residenti che snocciolano i problemi, già ben conosciuti: spaccio di droga, delinquenza, mancanza di sicurezza. Il sindaco ascolta e prende nota. “C’è troppa gente non controllata. Dall’immigrazione siamo passati alla ghettizzazione. La gente ha paura a uscire di casa, soprattutto le donne” afferma Toni, un cittadino che anni fa era di sinistra, mentre ora si sta guardando intorno.


Per Enzo Torraco, presidente dell’Associazione del mercato Foroni, Barriera in passato è stata anche peggio, “ora c’è un problema di spaccio 24 ore su 24 che va risolto. Un tempo scippi, furti, rapine, aggressioni erano all’ordine del giorno. Oggi non ci sono nemmeno più i negozi da derubare”. Si accapiglia con Giulia Magro, presidente dei commercianti di via Martorelli, che non è della stessa opinione, come tanti residenti. “Negli ultimi dieci anni c’è stato il declino. La gente non esce più di casa e l’esercito non serve a nulla” afferma Magro.


Interviene Raffaele Petrarulo, ex consigliere comunale, ora Responsabile della sicurezza Città di Torino di Forza Italia. Chiede il controllo di licenze e autorizzazioni dei minimarket e, inoltre, che si pretendano i registri dell’anagrafe condominiale dagli amministratori degli stabili. Poi aggiunge: “non basta punire gli spacciatori. Bisogna anche colpire chi acquista le droghe, per far diminuire la domanda”.


Lo Russo è d’accordo con Petrarulo: “il problema della droga è enorme e non riguarda solo chi la vende, ma anche chi l’acquista”. Per quanto riguarda l’abusivismo immobiliare invece, il sindaco fa nome e cognome di colui che considera il principale colpevole: “si chiama Giorgio Molino ed è una delle persone più nefaste di questa città”.


L’esercito non basta. Il primo cittadino ne è convinto, ma lo sapeva fin dall’inizio, ci tiene a sottolinearlo. “I problemi non si possono risolvere con una sola azione, quella è propaganda politica”. Sicuramente al quartiere farà bene il piano di rigenerazione messo in campo dalla sua Giunta, non ha alcun dubbio. “Ci sono fondi europei pari a 28 milioni di euro con i quali potremo riqualificare Aurora e Barriera. E’ il più grande piano che sia stato mai varato per Torino Nord” afferma. Ma a cambiare il volto del quartiere e della città sarà anche la Metro2: “Il Commissario ha dato la timeline. I lavori partiranno nel 2026. Per ultimarla ci vorranno otto anni, certo, però perlomeno abbiamo avviato il percorso”.


Tanti applausi ma anche qualche contestazione di chi non è d’accordo con il sindaco che la narrazione solo e sempre negativa su Barriera non può che nuocere al quartiere e quindi anche al valore degli immobili. Il direttore della stampa Andrea Malaguti conclude e dà appuntamento a settembre per portare avanti il dialogo con i residenti che ieri (mercoledì 21 maggio) si è aperto.


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