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"SINDACO, ORA CHIUDI ASKATASUNA"

C’erano anche agenti, militari e semplici cittadini di Barriera alla manifestazione delle Forze dell’Ordine di Torino ieri davanti alla Questura. Oggi 26 novembre 2024 le sigle sindacali delle donne e degli uomini in divisa saranno dal Prefetto Donato Cafagna.


Uno degli slogan più ripetuti in piazza è stato “Lo Russo chiudi Askatasuna”, ma l’attenzione che chiedono poliziotti, carabinieri, finanzieri, agenti penitenziari e militari è per un maggiore rispetto e tutela, in generale, verso chi, come loro, è chiamato a garantire l’ordine pubblico, in condizioni spesso difficilissime se non proibitive. Rispetto e tutela che devono originare innanzi tutto dall’alto, dalle istituzioni, dalle leggi, dai regolamenti.


La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata lo scontro con studenti e centri sociali di metà novembre 2024 in piazza Castello, quando 19 poliziotti sono rimasti intossicati a causa dell’uso criminale di spray urticanti contro le Forze dell’Ordine.


“Ormai siamo bersagli sui quali accanirsi – dice sconsolata un’agente – e di questo possiamo pure farcene una ragione. Ma la vera mortificazione è il sentimento d’impotenza che proviamo quando un certo garantismo esorbitante ci impedisce persino di difenderci”.


I sindacati mobilitati sono: Coisp, Fns-Cisl, Sam, Sap, Sappe, Sim, Sinafi, Siulp, Usic, Usif.  A chiedere la chiusura del centro sociale Askatasuna in corso Regina anche l’Assessore regionale al Welfare, Maurizio Marrone (FdI).

 

 

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