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VIA BOLOGNA 267, L'INCUBO CONTINUA NELLE CASE ATC

Immagine del redattore: facciamobarrierafacciamobarriera

Cantine, cortili, appartamenti occupati abusivamente dai rom. Niente di nuovo nel complesso Atc di via Bologna angolo via Pergolesi, come ci scrive Mario (Il nome è di fantasia), un residente che ci ha già contattati più e più volte per segnalare il problema della convivenza con i nomadi diventata da tempo impossibile.


“Qualche notte fa hanno divelto la porta dell’ascensore. Stessa scena accaduta nei mesi scorsi – racconta -. Atc ancora non è riuscita a metterla a posto. Scendere e salire le scale è una bella fatica per chi abita al nono piano e in particolare per i tanti anziani del condominio. Il disagio c’è anche per gli infermieri della Vivisol che ogni mattina sono costretti a portare le bombole dell’ossigeno fino al settimo e ottavo piano nelle case di due persone malate”.


Le situazioni insopportabili sottolineate da Mario sono sempre le solite: rifiuti anche ingombranti abbandonati nel cortile, i comportamenti incivili come il lancio dei pannoloni sporchi dalle finestre, l’utilizzo dell’acqua condominiale per lavare le auto, tra l’altro in piena notte. “Non dormono mai e ci tengono svegli – continua il lettore -. Protetti dal buio riescono a commettere meglio furti e ruberie varie. Ci capita spesso di trovare vicino ai contenitori della spazzatura documenti di persone vittime dei loro crimini”.


Sono tre gli appartamenti che hanno occupato, in cui vivono almeno una quarantina di loro. Non sempre gli stessi. Altri invece passano la notte a bordo dei furgoni, trasformati in rifugi con letti di fortuna. Da quando è tornato il loro capo, dopo aver trascorso un po’ di tempo in carcere, a quanto pare la situazione è anche peggiorata. E nemmeno i più giovani conoscono le più elementari regole di buon vicinato. Invece di usare i bagni, per esempio, fanno i bisogni tra le auto in sosta.


“Il cortile è diventato la loro officina a cielo aperto dove smontano le vetture per sostituire pezzi, risistemarle, lavarle – spiega -. Ormai lo hanno occupato con tutti i loro veicoli, tra macchine e camioncini se ne contano almeno quindici”. Inoltre si sono impossessati delle cantine dove nascondo le refurtive portate con i trolley, ciò che non serve viene abbandonato fuori dai cassonetti senza alcun problema, ecco perché sono grandi produttori di monnezza.


“E’ da quattro anni che ci tocca sopportare questa difficile convivenza. I vigili non si vedono mai. Atc non muove un dito. E noi non ce la facciamo più – conclude il lettore -. Possibile che nessuno possa aiutarci?”.





 
 
 

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