LADRI DI BICICLETTE

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Sono circa le 17,20 di sabato 6 dicembre. Un uomo, con indosso un cappotto nero tre quarti e grosse scarpe da ginnastica bianche ai piedi, entra nel cortile della sede degli Alpini di piazza Bottesini, senza sapere che c’è una telecamera in funzione puntata proprio su di lui. Si guarda intorno con fare sospetto, poi si avvicina alla bicicletta gialla appoggiata alla ruota del cannone e, come se niente fosse, se la porta via.

Vito La Tona, il capogruppo, non si accorge di nulla perché, come sempre è indaffarato. Entra ed esce, impegnato a portare dentro alcuni pacchi. A un certo punto nota che la bici non c’è più e pensa che sia venuta a prendersela la proprietaria, una signora anziana. Invece no. Quando la donna arriva la triste sorpresa. “Non è la prima volta che le capita. Di biciclette gliene hanno già rubate almeno tre qui in Barriera” spiega La Tona.

Ha ottantacinque anni e qualche problema deambulatorio la signora. Perciò preferisce utilizzare la bici, per spostarsi senza faticare troppo. Questa gialla le era stata donata perché particolarmente adatta a un over 80 non proprio agile come una gazzella.

"Sto mascalzone si è introdotto nel nostro cortile, mentre all’interno c’erano più persone che avrebbero potuto vederlo. La telecamera però lo ha ripreso in volto. Spero che paghi” afferma La Tona indignato. Ultimamente capita di frequente che i ladri facciano visita alla sede degli Alpini. Una ventina di giorni fa i soliti spiantati hanno rotto il chiavistello del magazzino, fatto man bassa di tutto ciò che gli è capitato a tiro e si sono anche accampati per qualche notte in quello spazio chiuso.

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