Inseguito da una volante della Polizia svolta a gran velocità da corso Vercelli in via Gottardo e centra quattro auto parcheggiate. Sono circa le 15,30 del pomeriggio di martedì 11 marzo quando i rumori della città vengono coperti per un attimo dall’urlo insistente della sirena e poi dal forte boato. L’impatto contro i veicoli in sosta è violento. Il pirata della strada, a bordo di un’Alfa Romeo Junior nera nuova di zecca, sterzando ha perso il controllo del veicolo ed è finito contro una Nissan bianca e una Y10 ferme sul lato destro della via. Successivamente si è ribaltato su un fianco andando a urtare la Yaris e la Panda posteggiate sull’altro lato.

Nell'arco di pochi minuti arrivano altre volanti della Polizia e alcune pattuglie della Municipale, oltre ai Vigili del fuoco e a due carri attrezzi. L’uomo, un individuo corpulento sulla quarantina, viene soccorso dal 118 e trasportato al pronto soccorso del San Giovanni Bosco. È ubriaco fradicio e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, a quanto pare. Un testimone ci racconta che i documenti consegnati agli agenti erano sporchi di polvere bianca da sniffare. Sull’auto sarebbero anche state trovate alcune bottiglie di grappa e parecchie valigie con targhette scritte non italiano. Una cosa è certa, con il nuovo Codice della strada ci vorranno anni prima che questo signore riesca a rivedere la patente.

In base alla prime ricostruzioni, il quarantenne, dopo aver causato un altro incidente in piazzale Romolo e Remo, sarebbe scappato verso Caselle per poi spostarsi di nuovo verso la città. A quanto risulta è proprio qui, sulla tangenziale, che entra in scena la volante. Gli agenti si accorgono che il bolide impazzito ha una gomma a terra, cercano di fermalo, ma niente da fare. Lui prosegue la sua corsa come se fosse sul tracciato del Nürburgring. Comincia così l’inseguimento che si conclude in via Gottardo in quel tratto breve di via che porta ai condomini.
Si sono spaventati non poco i cittadini che a quell’ora stavano percorrendo chi in auto, chi a piedi le vie di quello spicchio di quartiere. “Poteva travolgerci” afferma qualcuno. Le auto in sosta appartengono ad alcuni residenti che sicuramente verranno risarciti perché l’Alfa Romeo era a noleggio e pertanto coperta da assicurazione. Una magra consolazione, vero. Ma, in effetti, non è soltanto un modo di dire, poteva andare molto peggio.
Da non fare mai più guidare